#PASQUADOMESTICA

Diocesi Savona-Noli

Ufficio Liturgico e Ufficio Pastorale Giovanile

#PASQUADOMESTICA

Scarica il documento in PDF – Pasqua domestica 02.04.2020

Cari amici,

come ben sapete la Pasqua si sta avvicinando mentre noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo un quaresima/quarantena tutto singolare e straordinaria.

Non voglio parlare di ciò che già è diventato argomento comune fonte di apprensione, dolore, disagio. Per un attimo lasciamo da parte questo non per ignorarlo o far finta che non esista; troppi sono le sorelle e i fratelli coinvolti in questo tragico evento a cui va il nostro affettuoso e sincero ricordo e vicinanza, ma piuttosto indicarvi un piccolo aiuto per vivere i giorni prossimi di Festa.

Prima però un pensiero personale e anche una richiesta di perdono: in questi giorni sono stato molto in silenzio e un po’ “fuori del giro”. Purtroppo hanno prevalso le mie vicende famigliari: in questi primi mesi dell’anno ho dovuto accompagnare mia madre, insieme a mia sorella e alla mia famiglia, nel difficile cammino di una malattia oncologica non curabile.

Il 16 marzo mia madre ha iniziato un nuovo cammino, sicuramente di luce, di pace e di vicinanza a Dio e alla sua famiglia. A confortarci in tutto questo dolore, il giorno dopo le esequie (celebrate il 18 marzo festa di Maria Madre di Misericordia), è nata Martina l’ultima arrivata nella nostra famiglia a mutare, come dice la Scrittura, “il nostro pianto in gioia, i nostri lamenti in canti di festa!” Spero che capiate la mia assenza e il mio silenzio e anche la mia richiesta di perdono!

Veniamo a noi, a queste feste che, come dice la liturgia, si fanno più vicine!

Quello che vi propongo è un semplice e povero aiuto. Molti sono i canali televisivi streaming e “diavolerie” varie con cui assistere ai riti pasquali. Perciò sarò molto sintetico nel proporvi l’aiuto e anche molto incompleto lasciando a voi la creatività per una “liturgia domestica”.

Per prima cosa ricordo che la nascita della Pasqua aveva (e ha) per il popolo ebraico una dimensione domestica: “è in casa che si celebra la Pasqua!”.

Vi ricordate cosa dicono i discepoli al Signore: “Dove vuoi che prepariamo per la Pasqua?” “Andate, troverete un uomo che vi indicherà una sala al piano superiore, la preparerete la pasqua!” (non vi do le citazioni evangeliche sarà compito vostro sfogliare il Vangelo e trovarle!)

 

Domenica delle Palme

Possiamo fare tutti una cosa semplice ma che può assumere un suo semplice e piccolo segno! Senza fare nessun affronto alle disposizioni ministeriali però possiamo fare una preghiera sulla porta di casa: lì leggeremo il vangelo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme e poi, rientrati in casa, specie da parte dei genitori e se ci sono anche dei i nonni, ricordare a ciascuno che Pasqua è ormai vicina, anzi che domenica prossima è pasqua e che bisogna prepararsi bene a celebrarla.

 

Mercoledì Santo

Dopo cena: leggere insieme il racconto della prima pasqua che si trova in Esoso 12, 1-28   per ricordare e per rivivere un’esperienza cara ai nostri fratelli maggiori sia per sentirci anche noi coinvolti nell’evento pasquale: chiusi in casa per scampare il pericolo!

 

Giovedì Santo

All’ora di pranzo: in questo giorno, la chiesa ricorda l’istituzione del ministero ordinato cioè dei sacerdoti! Sarebbe bello fare una semplice preghiera prima di pranzo, sia per i nostri sacerdoti, per i nostri parroci per i nostri “amici preti”, sia per chiedere anche il dono di nuove vocazioni per la nostra chiesa! Provate un po’, quando siete a tavola, a parlare dei vostri preti, raccontandovi i lati scherzosi o buffi del loro “mestiere” e forse anche le cose brutte e le loro difficoltà.

Sapete che io sono un goloso, allora vi chiedo di brindare alla salute del nostro Vescovo Calogero, di Mons. Lupi, di tutti preti un po’ di dolce e un buon bicchiere di vino: “Prosit” (ti giovi) “etiam vobis” (anche a voi!): a voi e a noi!

Nel pomeriggio: con i bambini preparate il pane azzimo (acqua e farina, fare tre piccole schiacciate non troppo sottile punzecchiarla con una forchetta, cuocere al formo su “carta forno” a temperatura moderata; deve soprattutto asciugare [per indicazioni maggiori vedi un tutorial!]) poi preparate anche un piatto tipico ebraico da mangiare insieme: mele grattugiate con cannella, noci e altra frutta secca schiacciata grossolanamente. I nostri fratelli ebrei la preparano per ricordare la terra che dovevano impastare per fare i mattoni durante la schiavitù in Egitto.

Alla Cena: prima di cena si legga il racconto dell’Istituzione dell’Eucarestia (I Cor 11,23-26) si mangi insieme al cibo normale il pane azzimo, meno una delle tre schiacciate; una che si tenga perché la si mangi, alla fine, con le mele grattugiate! Per chi può ed è maggiorenne si apra una bottiglia di buon vino! Beva con moderazione ma con riconoscenza!

Dopo cena se si vuole con semplicità e gioia ci si lavi i piedi, gli uni gli altri: è un modo semplice senza parole per dire grazie!

 

Venerdì Santo

All’ora di pranzo: come sapete è prescritto il digiuno ma in questo momento particolare credo sia bello trovarci a tavola. Due indicazioni semplici: o il classico… pane e acqua o anche le “erbe amare”: specie per i più piccoli sarà una prova mangiare qualcosa che non piace senza lamentarsi troppo!

Ore 15: insieme, in casa, davanti a una croce leggere il Salmo 21(22): quello che Gesù ha recitato in croce!

Prima di Cena: lettura di un Vangelo della Passione (trovate lo gli schemi on-line) a più voci coinvolgendo i bambini a dare vita ai vari personaggi presenti nel testo!

Dopo Cena: preghiera del ricordo o dei fedeli: ognuno con molta semplicità ricordi il nome delle persone per cui vuole pregare. Non solo per i famigliari defunti ma anche per gli amici e i malati, o per situazioni particolari.  Ma anche per le tante persone che vorremmo incontrare ma che per ora non possiamo.

 

Sabato santo

 Al mattino: Silenzio: lasciare entrare in noi questo elemento nuovo e di cui forse in questo tempo abbiamo fatto un po’ esperienza Si può leggere la seconda letture dell’ufficio delle letture (vai sul sito della CEI Liturgia del giorno, ufficio delle letture del Sabato Santo).

Poi potete “ri-fare” le “pulizie di Pasqua” in un modo spirituale: metto in ordine il mio spazio esterno per mettere in ordine il mio cuore. È un modo semplice di celebrare il perdono di Dio: Sarebbe bello se c’è qualche discussione in casa che ha causato liti o malumori chiedere perdono e anche con il telefono farlo con chi è fuori dalla nostra casa memori del ricordo della Parola del Signore: “prima di presentarti all’altare riconciliati con il fratello!”

Al Pomeriggio: prepariamoci alla festa: con i bambini preparare un bel lenzuolo con scritto “buona Pasqua” e tante altre cose frutto della loro fantasia.

Prepariamo poi il pranzo di Pasqua insieme, decidendo il menù. Un invito per sentirci in comunione domani a pranzo: suggerirei di preparare anche le uova sode ripiene.

Una ricetta semplice che tutti possiamo realizzare secondo le usanze di casa.

Dico l’uovo sodo perché è un’immagine simbolica forte: per gli antichi indicava l’inizio della nuova creazione! Per questo l’uovo è diventato simbolo della Pasqua, dove Cristo con la sua Risurrezione, inaugura una nuova umanità!

Anche il canto è importante: vi invito a cantare insieme un canto diventato famoso perché cantato da Branduardi: “Alla fiera dell’est!”

Il testo è un testo ebraico, della pasqua ebraica.

Il nostro Angelo (non confonderlo con il nostro Don Angelo) ha cambiato “El” (in ebraico, Dio) con “est” e un caprettino” con “un topolino” ma il resto è lo stesso!

Vi invito poi quando mettere i vostri auguri di “buona Pasqua” alla finestra (solo dopo il tramonto del sole di sabato, mi raccomando non prima!), accendiamo anche una candela sulle nostre finestre: è la luce di Cristo che illumina l’oscurità di questa notte!

 

 

Domenica di Pasqua

Preparare con attenzione la tavola. Il cibo l’abbiamo preparato sia ieri sia prima ancora. Seduti a tavola i genitori o la persona più anziana, tra i commensali, prima di iniziare il pranzo, faccia gli auguri di Pasqua a tutti i convenuti poi, insieme inviti a recitare il Padre nostro e infine benedica sia il cibo sia le persone li presenti, con queste parole:

Signore, ci siamo preparati a celebrare questa Pasqua chiusi nelle nostre case, la nostra quaresima, quest’anno, è stata unica ed eccezionale: distanti da tutti per essere prossimi a tutti. Ti ringraziamo di questo tempo che ci hai donato in cui rallentati dagli eventi abbiamo avuto bisogno di guardarci, misurarci, scoprirci nelle nostre paure e nei nostri desideri.

Non volgiamo che sia solo un tempo perso ma un tempo ritrovato per noi e per te.

Ti preghiamo per chi si trova anche oggi a combattere per garantire la salute di tanti nostri fratelli e sorelle; ti affidiamo le persone che sono giunte a te in questo momento di pandemia. Forse alcune famiglie, oggi, siedono a questa tavola scrutando tra le lacrime il vuoto di non c’è più: noi ci affidiamo a te perché dove sono presenti le nostre debolezze tu ci sei e ci sostieni. Fa che questo pranzo sia per noi l’eucarestia mancata da tempo, sia il nostro inno di lode a te che dall’ombra della morte sei tornato in vita e hai ridato speranza alla nostra vita! Manda i tuoi angeli a indicarci che, non nella morte, ti troviamo ma nell’incontro gioioso di chi sa ascoltare il tuo nome detto con amore e sa riconoscerti suo maestro.

Benedici la nostra famiglia e tutte le famiglie del mondo, fa che nel nostro cuore non si spenga mai la speranza di un domani dove, liberi dalla paura, correremo come i tuoi discepoli, incontro a te e ai nostri fratelli! Amen

 

e tutti insieme facendoci il segno di croce diciamo:

 

Il Signore ci benedica e ci protegga;

faccia risplendere su di noi il suo volto e ci doni la sua misericordia;

rivolga a noi il suo sguardo e ci doni la sua pace;

ci benedica Dio onnipotente: Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito santo. Amen

 

Alla sera

Leggere il racconto dei discepoli di Emmaus Lc 24, 13-35 con un po’ di invidia e ironia: loro non avevano il problema del coronavirus e potevano camminare e fare una passeggiata fuori porta, “stare vicini, a meno di un metro dal Signore” e poi “cenare allo stesso tavolo” Più fortunati di così!

 

Grazie dell’attenzione buona e santa Pasqua, a presto perché #tuttoandràbene!

Don Piero