Veglia di Pentecoste “Il Cammino di Speranza”
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Canto: INVOCHIAMO LA TUA PRESENZA
Invochiamo la tua presenza vieni Signor
Invochiamo la tua presenza scendi su di noi
Vieni consolatore dona pace ed umiltà
acqua viva d’amore questo cuore apriamo a te
Vieni Spirito Vieni Spirito scendi su di noi
Vieni Spirito Vieni Spirito scendi su di noi
vieni su noi Maranathà
vieni su noi Spirito
Vieni Spirito Vieni Spirito scendi su di noi
Vieni Spirito Vieni Spirito
scendi su di noi scendi su di noi
Invochiamo la tua presenza vieni Signor
Invochiamo la tua presenza scendi su di noi
Vieni luce dei cuori dona forza e fedeltà
fuoco eterno d’amore questa vita offriamo a te
Saluto Iniziale
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. E con il tuo Spirito
Introduzione del Vescovo
Preghiera alla Spirito
Vieni Spirito,
sii per noi il ghiaccio
che dà i brividi alla carne
e lo sguardo che svela
il volto della verità.
Vieni Spirito,
fa’ che ogni vento contrario,
come per gli uccelli del cielo,
sia usato per farci alzare in volo
e più in alto.
Vieni Spirito,
a riportarci ad abitare la vita,
senza chiederci: come, dove, perché.
L’amore non ha un posto,
è un modo di vivere.
Vieni Spirito,
a riconciliare l’eternità e la fragilità,
ad accogliere i giorni
e impastarli come il pane,
a spingere il mio cuore
dove altri non riescono.
LA CHIAMATA
Racconto dal diario
Dagli atti degli apostoli (9,1-20)
Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. 3E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». 5Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! 6Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. 8Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. 9Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
10C’era a Damasco un discepolo di nome Anania. Il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». 11E il Signore a lui: «Su, va’ nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando 12e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». 13Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. 14Inoltre, qui egli ha l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». 15Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d’Israele; 16e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». 17Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». 18E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, 19apoi prese cibo e le forze gli ritornarono. 19bRimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio.
Gesto: ognuno è chiamato a scrivere il proprio nome sul foglio che trova sul banco.
Saranno i nostri passi che desideriamo compiere insieme come Chiesa sulla strada che lo Spirito aprirà davanti a noi.
CHIAMATI PER NOME
Veniamo da Te chiamati per nome
che festa Signore Tu cammini con noi.
Ci parli di Te, per noi spezzi il pane,
ti riconosciamo e il cuore arde sei Tu
e noi tuo popolo siamo qui.
Siamo come terra ed argilla
e la Tua parola ci plasmerà.
Brace pronta per la scintilla
e il Tuo Spirito soffierà, ci infiammerà.
Siamo come semi nel solco,
come vigna che il suo frutto darà.
Grano del Signore Risorto,
la Tua messe che fiorirà d’eternit
Preghiamo
O Dio, che nella luce dello Spirito Santo guidi il cuore dei credenti alla conoscenza piena della verità, donaci di gustare nel tuo Spirito la vera sapienza e di godere sempre del suo conforto.
Per Cristo nostro Signore. Amen
L’AMICIZIA
Racconto dal diario
Dalla seconda lettera di San Paolo apostolo a Timoteo (1,1-8)
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, 2a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. 3Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. 4Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. 5Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
6Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. 7Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. 8Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Dagli Atti degli Apostoli (9, 22-31)
Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.
23Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, 24ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; 25ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.
26Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. 27Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. 28Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. 29Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. 30Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
31La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
Dagli Atti degli Apostoli (18, 1-5.18a)
Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto. 2Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro 3e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. 4Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
5Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedonia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo. […] Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila.
Riflessione del Vescovo
La pace del Signore sia sempre con voi
E con il tuo spirito
Nello Spirito del Cristo risorto, scambiatevi il dono della pace
PACE SIA PACE A VOI
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà sulla terra com’è nei cieli.
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà gioia nei nostri occhi, nei cuori.
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà luce limpida nei pensieri.
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà una casa per tutti.
“Pace a voi”: sia il tuo dono visibile.
“Pace a voi”: la tua eredità.
“Pace a voi”: come un canto all’unisono
che sale dalle nostre città.
“Pace sia, pace a voi”:…
“Pace a voi”: sia un’impronta nei secoli.
“Pace a voi”: segno d’unità.
“Pace a voi”: sia l’abbraccio tra i popoli,
la tua promessa all’umanità.
Preghiamo
Lo Spirito Paraclito, che procede da te, o Padre, illumini le nostre menti e, secondo la promessa del tuo Figlio, ci guidi a tutta la verità. Per Cristo nostro Signore. Amen
IL NAUFRAGIO
Racconto dal diario
Dagli Atti degli Apostoli (27,1. 9-15. 20-29. 33- 28,2)
Quando fu deciso che ci imbarcassimo per l’Italia, consegnarono Paolo, insieme ad alcuni altri prigionieri, a un centurione di nome Giulio, della coorte Augusta.
9Era trascorso molto tempo e la navigazione era ormai pericolosa, perché era già passata anche la festa dell’Espiazione; Paolo perciò raccomandava 10loro: «Uomini, vedo che la navigazione sta per diventare pericolosa e molto dannosa, non solo per il carico e per la nave, ma anche per le nostre vite». 11Il centurione dava però ascolto al pilota e al capitano della nave più che alle parole di Paolo. 12Dato che quel porto non era adatto a trascorrervi l’inverno, i più presero la decisione di salpare di là, per giungere se possibile a svernare a Fenice, un porto di Creta esposto a libeccio e a maestrale.
13Appena cominciò a soffiare un leggero scirocco, ritenendo di poter realizzare il progetto, levarono le ancore e si misero a costeggiare Creta da vicino. 14Ma non molto tempo dopo si scatenò dall’isola un vento di uragano, detto Euroaquilone.
20Da vari giorni non comparivano più né sole né stelle e continuava una tempesta violenta; ogni speranza di salvarci era ormai perduta. 21Da molto tempo non si mangiava; Paolo allora, alzatosi in mezzo a loro, disse: «Uomini, avreste dovuto dar retta a me e non salpare da Creta; avremmo evitato questo pericolo e questo danno. 22Ma ora vi invito a farvi coraggio, perché non ci sarà alcuna perdita di vite umane in mezzo a voi, ma solo della nave. 23Mi si è presentato infatti questa notte un angelo di quel Dio al quale io appartengo e che servo, 24e mi ha detto: «Non temere, Paolo; tu devi comparire davanti a Cesare, ed ecco, Dio ha voluto conservarti tutti i tuoi compagni di navigazione». 25Perciò, uomini, non perdetevi di coraggio; ho fiducia in Dio che avverrà come mi è stato detto. 26Dovremo però andare a finire su qualche isola».
27Come giunse la quattordicesima notte da quando andavamo alla deriva nell’Adriatico, verso mezzanotte i marinai ebbero l’impressione che una qualche terra si avvicinava. 28Calato lo scandaglio, misurarono venti braccia; dopo un breve intervallo, scandagliando di nuovo, misurarono quindici braccia. 29Nel timore di finire contro gli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, aspettando con ansia che spuntasse il giorno. 33Fino allo spuntare del giorno Paolo esortava tutti a prendere cibo dicendo: «Oggi è il quattordicesimo giorno che passate digiuni nell’attesa, senza mangiare nulla. 34Vi invito perciò a prendere cibo: è necessario per la vostra salvezza. Neanche un capello del vostro capo andrà perduto». 35Detto questo, prese un pane, rese grazie a Dio davanti a tutti, lo spezzò e cominciò a mangiare. 36Tutti si fecero coraggio e anch’essi presero cibo. 37Sulla nave eravamo complessivamente duecentosettantasei persone. 38Quando si furono rifocillati, alleggerirono la nave gettando il frumento in mare.
39Quando si fece giorno, non riuscivano a riconoscere la terra; notarono però un’insenatura con una spiaggia e decisero, se possibile, di spingervi la nave.
40Levarono le ancore e le lasciarono andare in mare. Al tempo stesso allentarono le corde dei timoni, spiegarono la vela maestra e, spinti dal vento, si mossero verso la spiaggia. 41Ma incapparono in una secca e la nave si incagliò: mentre la prua, arenata, rimaneva immobile, la poppa si sfasciava sotto la violenza delle onde. 42I soldati presero la decisione di uccidere i prigionieri, per evitare che qualcuno fuggisse a nuoto; 43ma il centurione, volendo salvare Paolo, impedì loro di attuare questo proposito.
Diede ordine che si gettassero per primi quelli che sapevano nuotare e raggiungessero terra; 44poi gli altri, chi su tavole, chi su altri rottami della nave. E così tutti poterono mettersi in salvo a terra.
Una volta in salvo, venimmo a sapere che l’isola si chiamava Malta. 2Gli abitanti ci trattarono con rara umanità; ci accolsero tutti attorno a un fuoco, che avevano acceso perché era sopraggiunta la pioggia e faceva freddo.
Gesto: i nostri ragazzi che hanno vissuto il Giubileo degli adolescenti ad aprile hanno scritto un loro diario su quanto vissuto. Lo consegneranno ora ai giovani che a luglio partiranno per Roma. E’ come il passaggio di un testimone nel pellegrinaggio di quest’anno giubilare.
A tutti noi verrà consegnato un piccolo segno di speranza.
DANZA LA VITA
Canta con la voce e con il cuore
Con la bocca e con la vita
Canta senza stonature la verità… del cuore
Canta come cantano i viandanti
Non solo per riempire il tempo
Ma per sostener lo sforzo
Canta e cammina
Se poi, credi non possa bastare
Segui il tempo, stai pronto e
Danza la vita al ritmo dello spirito
Danza, danza al ritmo che c’è in te
Spirito che riempi i nostri cuori
Danza assieme a noi
Cammina sulle orme del signore
Non solo con i piedi ma
Usa soprattutto il cuore ama… chi è con te
Cammina con lo zaino sulle spalle
La fatica aiuta a crescere
Nella condivisione
Canta e cammina
Se poi credi non possa bastare
Segui il tempo, stai pronto e
IL CREDO DELLA SPERANZA (Michele Do)
Credo Signore, aumenta la mia fede
Credo in un solo Dio che è Padre,
fonte sorgiva di ogni vita, di ogni bellezza, di ogni bontà;
da lui vengono e a lui tornano tutte le cose.
Credo Signore, aumenta la mia fede
Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio e figlio dell’uomo,
immagine visibile e trasparente dell’invisibile volto di Dio,
immagine alta e pura del volto dell’uomo
così come lo ha sognato il cuore di Dio.
Credo Signore, aumenta la mia fede
Credo nello Spirito Santo,
che vive ed opera nelle profondità del nostro cuore,
per trasformarci tutti ad immagine di Cristo.
Credo Signore, aumenta la mia fede
Credo che da questa fede fluiscano
le speranze più essenziali della nostra vita:
la comunione dei santi e delle cose sante, che è la Chiesa,
Credo Signore, aumenta la mia fede
la buona novella del perdono dei peccati,
la speranza della risurrezione che ci dona la certezza
che nulla va perduto nella nostra vita,
nessun frammento di bontà e bellezza,
nessun sacrificio per quanto nascosto ed ignorato,
nessuna lacrima e nessuna amicizia.
Preghiamo
O Dio, che santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni del tuo santo Spirito, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore
Benedizione
GETTA ANCORA LA TUA RETE
Affrontare ogni giorno questo mare immenso sai spaventa un po’
Cose già viste, che già conosci, niente può cambiare, però
Se la voce di un amico ti spinge un po’ più in là
Oltre le onde, verso ciò che sorprende, una nuova vita inizierà
Getta ancora la tua rete se ti fidi un po’ di me
Prenderemo il largo insieme, crescerà il coraggio in te
E anche in mezzo alla tempesta tu non mi perderai
Segui la mia Parola e vai…
La rotta è incerta, a bordo si sbanda, ma non ti abbatterai
S’è alzato il vento per un cambiamento, e con gli altri tu riuscirai
A spiegar di più le vele e la barca virerà
Verso quel sogno che oggi ci unisce: rinnovare la comunità
Viaggerai sotto la Luce che diffonde Amore
Ma se vuoi che ti riscaldi dentro, apri il cuore
E sotto questo grande sole, non sarai solo perché
Dio ti ha fatto pescatore di persone come te.